DURATA
10 giorniUN TOUR DI INTERESSE STORICO-ARTISTICO
PARTENZE DI GRUPPO
PARTENZE A DATE LIBERE
MINIMO 2 PARTECIPANTI
UN VIAGGIO PER...
Un tour affascinante, ideale per gli amanti della storia che desiderano scoprire una terra che racconta le origini della religione cristiana, per chi apprezza mete ancora intatte e il valore dell’ospitalità più autentica.
UN VIAGGIO CON...
PAOLO ARA' ZARIAN
Paolo Arà Zarian, laureato presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Jerevan, è specializzato in restauro architettonico religioso e ha realizzato numerosi rilievi, progetti di consolidamento, di ripristino, di restauro e di conservazione in Armenia. Nel 1992 si trasferisce in Italia, Paese natale. Iscritto all’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Venezia, si occupa di architettura d’interni e nello stesso tempo si dedica alla divulgazione della cultura armena organizzando seminari, corsi, mostre, convegni, viaggi e ricerche. Dal 1996 al 2010 è Commissario del “Padiglione Armenia” alla Biennale di Architettura di Venezia. Organizza, promuove e partecipa ai lavori di restauri conservativi di affreschi paleocristiani armeni in Armenia e nell’Artzakh. È autore di saggi, articoli e libri sull’architettura, sulla cultura e sulla storia degli Armeni. Accompagna itinerari culturali nell’Oriente Cristiano, in particolare nelle aree dell’Altopiano Ararateo e quello iranico.
i vostri alberghi
Yerevan: Yerevan Grand 5*.
Gyumri: Gyumru Hotel 3*
Tumanyan: Tufenkian Avan Dzoraget 4* (Heritage) / Qefo 4* / Gayane 4*
Tsakhkadzor: Russia Hotel Complex 3* Sup.
Goris: Hotel Mina 3*
Mezzi di trasporto
Vetture o bus, a seconda del numero di partecipanti. I trasferimenti sono effettuati su arterie asfaltate e generalmente in buone condizioni; tuttavia, alcuni tragitti avvengono lungo strade disagevoli.
da sapere
L’itinerario, breve ma intenso, si snoda a un’altitudine media di 1500 metri e richiede un buono spirito di adattamento a una realtà comune ai Paesi da non molto affacciatisi al turismo. Negli alberghi il livello dei servizi è in generale buono, il vitto può non rispondere alle nostre abitudini, ma tutti i pasti sono cucinati con ingredienti freschi solitamente molto apprezzati dai palati italiani.
quando partire ...
Tutto l’anno, ma le stagioni più gradevoli sono la tarda primavera (maggio - giugno) e il primo autunno (settembre). Per approfondimenti sul clima nei vari periodi dell’anno, fare riferimento alla pagina “Vicino Oriente, Asia Centrale, Cina, il clima".
In questo viaggio il Patrimonio Unesco
- I monasteri di Haghpat e Sanahin
- La cattedrale e le chiese di Echmiadzin e il sito archeologico di Zvartnots
- Il monastero di Geghard e l’Alta Valle di Azat
ARMENIA - LA CRISTIANITÀ AI PIEDI DEL MONTE ARARAT
Quote a partire da € 2.430- 10 giorni - Partenze a date libere su richiesta
-
Armenia, il “Paese delle pietre urlanti”, come l’ha definita il poeta russo Osip Mandel’stam. Lungo la Via della Seta, alla scoperta del Caucaso, nel “Nairi”, il Paese dei fiumi così chiamato dai Greci già 3000 anni fa, attraverso un altopiano maestoso dominato dal biblico Monte Ararat (5.165 m) dove si è arenata l’Arca di Noè, punteggiato da monasteri millenari, verdi vallate, canyon, grotte, gole scavate da fiumi silenziosi e foreste disseminate da “khachkar” (croci di pietra intagliate), testimonianza di una profonda fede religiosa. Distrutta dalle truppe di Tamerlano, l’Armenia è stato il Primo paese ad adottare ufficialmente il Cristianesimo nel 301 a.C. Questo è un viaggio nell’anima di un popolo, ospitale e fiero della sua terra e delle sue tradizioni, che fin dall’antichità ha tramandato il proprio patrimonio culturale attraverso preziosi manoscritti, conservati nell’Istituto per i manoscritti antichi Matenadaran di Yerevan, unico al mondo. Un museo all’aria aperta, con oltre 4000 monumenti e luoghi di culto sparsi su tutto il territorio, uno scrigno di tesori esaltato dai colori sorprendenti della natura che soprattutto in autunno dipinge il paesaggio di tonalità molto suggestive. Dalla capitale Yerevan, uno dei più antichi insediamenti al mondo risalente al 782 a.C., con oltre 40 musei e gallerie d’arte, al monastero Sevanank (IX secolo), dove lo sguardo si perde sulle vette mozzafiato che si specchiano nel lago fino alla fortezza di Garni, l’unico monumento permanente di architettura ellenistica nel Caucaso, simbolo del potere di Mitra, dio del sole, alla cattedrale di Echmiadzin, quarta città dell’Armenia, capitale dal 184 al 340, luogo sacro per gli Armeni e sede del Catholicos, il capo della Chiesa apostolica armena, Patrimonio dell’Umanità Unesco dal 2000, con una sosta al lago Sevan, il “mare d’Armenia” a 1.900 metri, uno dei più grandi e bei laghi di montagna del mondo. Una natura forte e avvolgente, addolcita dal sole che in Armenia splende quasi otto mesi l’anno, lungo pendii di origine vulcanica ricoperti da sconfinate piantagioni di albicocche, coltivate da oltre 3000 anni. Un frutto nazionale dolce e saporito ma con un nocciolo duro all’interno, forte e indivisibile, metafora del suo popolo, che neanche la diaspora ha saputo scalfire.
Giorno per giorno
1° Giorno
ITALIA - YEREVAN
Partenza con il volo per Yerevan, capitale dell’Armenia. Arrivo a tarda sera, incontro con la guida e trasferimento in hotel (20 km).
Pernottamento.2° Giorno
YEREVAN
Dopo un po' di riposo nelle vostre stanze ed il pranzo oraganizzato in un ristorante locale, visiteremo la bella capitale armena progettata dall’architetto Alexander Tamanyan nel 1923 e definita la “Città rosa” per il colore del tufo con cui sono stati costruiti molti edifici: più di 120 sfumature di colore che danno un tocco di armonia ad una città che, ancora oggi, deve cicatrizzare alcune ferite, anche architettoniche, del periodo sovietico. Vedremo la piazza della Repubblica su cui si affaccia il Museo Statale di Storia (chiuso il lunedì), la cui ricca collezione di reperti archeologici permette una conoscenza approfondita della storia di questo Paese, dai primi insediamenti preistorici umani fino al XIX secolo. Di qui si dipanano le principali arterie della città: Aram Street, che conduce al mercato all’aperto di artigianato chiamato “vernissage”, che si tiene ogni sabato e domenica, Sargsyan Street, che porta ai due principali teatri della città, la Northern Avenue, un lungo viale alberato affollato di bar, ristoranti e caffetterie che arriva alla Concert Hall, da cui si arriva ai Giardini della Cascade, monumentale e austera scalinata in pietra dell’epoca sovietica e restaurata dal collezionista filantropo Gerald Gefesjian.
Pensione completa.3° Giorno
YEREVAN - ESCURSIONE A ECHMIADZIN E ZVARTNOTS
Oggi vedremo il monumento e il museo dei Martiri del Genocidio situato sulla collina di Tsitsenacaberd, la "Fortezza delle Rondini". Ci dirigiamo poi verso l’antica capitale Vagharshapat, oggi nota con il nome di Echmiadzin, il luogo più sacro dell'Armenia e sede patriarcale del Catholikos, la maggiore autorità della Chiesa Ortodossa Armena. Qui visitiamo la grandiosa Cattedrale Madre, fondata tra il 301 e il 303 da San Gregorio Illuminatore e Re Tiridate III e più volte ricostruita, superbamente ornata da bassorilievi e affreschi, inclusa nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dall’Unesco. Nel vicino parco possiamo ammirare alcune antiche khatchkar, steli funerarie decorate con complesse figurazioni a bassorilievo, tipiche della tradizione cristiana armena. Non lontano da qui visitiamo anche l’austera chiesa di Santa Hripsimè, costruita attorno all’anno 618 dal Patriarca Komitas sul sito in cui sorgeva il mausoleo contenente le reliquie della santa; anche questo splendido monumento è stato incluso tra i Patrimoni dell’Umanità dall’Unesco. L’ultima tappa della giornata è a Zvartnots, dove visitiamo le affascinanti rovine della grandiosa cattedrale di San Gregorio, eretta alla metà del VII secolo: le belle colonne disposte a cerchio, dai massicci capitelli, hanno come sfondo la sagoma del monte Ararat innevato. Rientro a Yerevan. Percorso totale: 70 km circa.
Pensione completa.Nota: la cattedrale di San Gregorio a Zvartnots è chiusa il lunedì.
La cattedrale di Echmiadzin al momento è chiusa per lavori di restauro; è dunque possibile osservarla esternamente ma non è permesso entrare. Al suo posto è stata inserita la visita alla chiesa di St. Gayane ad Echmiadzin.4° Giorno
YEREVAN - SAGHMOSAVANK – HAMBERD – HARICHAVANK – GYUMRI
Partenza per la regione di Aragatsotn. Visita del complesso monastico di Saghmosavank costruito nel XIII secolo secondo i più puri dettami dell’architettura armena cristiana. Il monastero è affacciato sulla profonda gola del fiume Kasagh, in posizione mozzafiato. Saliremo poi fino a 2300 metri di altitudine dove si trova l’imponente fortezza di Amberd, anch’essa costruita nel VII secolo sulle pendici del monte Aragats, il più alto dell’Armenia. Il complesso è composto dalle mura, dal castello, dalle terme e dalla chiesa risalente al X secolo, oltre che da strutture difensive accessorie. Il possente castello controllava dall’alto di una rupe il ramo della Via della Seta che correva nella sottostante valle del fiume Araks (questo tratto di percorso potrebbe essere impraticabile per neve nella tarda primavera o in autunno). Nel pomeriggio visita del magnifico monastero di Harichavank, fondato nel VII secolo e situato sul pendio occidentale del monte Aragats nell’omonimo villaggio di Harich. Al termine della visite proseguiamo per Gyumri, un tempo nota come Alessandropoli, seconda città del Paese e vivace centro culturale. Qui effettueremo un tour panoramico del centro storico, la cattedrale della Santa Madre di Dio, la grande Piazza dell’Indipendenza, l’ancor più vasta piazza Vartanants e la centrale via Varpetas, sulla quale prospettano le case-museo di diversi artisti armeni e molti antichi palazzi sopravvissuti al disastroso terremoto del 1988. Percorso totale: 190 km circa.
Pensione completa che include la cena in un allevamento di pesci.5° Giorno
GYUMRI – ODZUN – AKHTALA – SANAHIN – HAGHPAT – TUMANYAN
Partenza per la regione di Lori. In mattinata ci dirigiamo al villaggio di Odzun per visitare la sua famosa basilica del VI secolo. Particolarissima è la prospettiva che offre al visitatore mentre raggiunge il sito: si vedono infatti sulla stessa linea d'orizzonte sia il monumento che la montagna e sorge inevitabile il paragone tra i capolavori dell'uomo e quelli della natura. Proseguiamo poi per Alaverdi dove visiteremo il complesso monastico fortificato di Akhtala. Nota per i suoi bellissimi e antichi affreschi, la fortezza fu costruita su uno sperone roccioso circondato da profondi canyon che da tre lati formano una protezione naturale. Le parti in qualche modo accessibili sono rinforzate da torri e muraglioni. Nel pomeriggio visita del monastero di Sanahin (IX-XIII sec.), che comprende diversi padiglioni, cappelle, sale e una biblioteca dalla struttura assai ben conservata. Il terreno tutto attorno è disseminato di antiche khatchkar. Proseguimento sino al vicino monastero di Haghpat, pressoché coevo del precedente e da esso separato da una profonda gola. Questo complesso monastico fu per molto tempo un importante centro spirituale e culturale, nel quale vissero e lavorarono celebri artisti. Entrambi i monasteri sono stati dichiarati Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. Al termine delle visite proseguimento per Tumanyan e sistemazione in hotel. Percorso totale: 150 km circa.
Pensione completa.6° Giorno
TUMANYAN – DILIJAN – GOSHAVANK – HAGHARTSIN – LAGO SEVAN – TSAKHKADZOR
La meta odierna è la regione di Tavush. La prima tappa è Dilijan, famoso centro di villeggiatura estiva, circondata dalle catene montuose del Bazum e Pambak, con un centro storico dalle belle case costruite in pietra e legno; la cittadina, circondata da vaste foreste, è soprannominata dagli armeni la “Piccola Svizzera”. Questo era il luogo di villeggiatura dei re e della nobiltà armena. Visita del monastero Goshavank (monastero di Gosh), situato alla periferia del villaggio di montagna di Gosh, a 20 chilometri ad est di Dilijan, sulla riva destra del fiume Ghetik: originariamente era conosciuto come Nor-Getik perché fu costruito per rimpiazzare il monastero Ghetik, distrutto da un terremoto. Patrocinato dal principe Ivane Zakarian, il monastero fu fondato nel 1188 da Mkhitar Gosh, da cui gli deriva il nome attuale. Mkhitar Gosh, il cui nome è annoverabile fra i tre più famosi Vardapet (maestro) della Chiesa armena, nato nel 1120, scienziato, statista e scrittore, autore di numerose favole e parabole e del primo codice penale armeno, era anche il capo dei Vardapet detti Orientali, custodi delle tradizioni e dell’autonomia della Chiesa Apostolica Armena. Si prosegue per il solenne complesso monastico di Haghartsin, (danza delle aquile) costruito da due fratelli, principi della dinastia dei Bagratidi tra il X e il XIII secolo e oggi forse il più conosciuto di tutta l’Armenia. Recentemente restaurato, il monastero comprende la chiesa consacrata a San Astvatsatsin, la chiesa di San Gregorio preceduta da un bel nartece (detto gavit), la piccola chiesa di Santo Stefano e il grande refettorio, mirabile capolavoro dell’architettura armena del XIII secolo. Proseguimento per il lago Sevan, uno dei punti più belli e panoramici del nostro viaggio. Situato a 1900 metri di altezza, è il lago di acqua dolce più elevato e più grande dell’area transcaucasica. Visita del vicino monastero di Sevanavank (IX-XIII sec.), costruito quasi a picco sulle acque in un posizione assai scenografica, e proseguimento per Tsakhkadzor, a 1840 metri di altezza. Arrivo e sistemazione in hotel. In serata per chi volesse ci sarà la possibilità di fare una breve passeggiata verso il monastero di Kecharis, situato vicino all’hotel. Percorso totale: 210 km circa.
Pensione completa.7° Giorno
TSAKHKADZOR – NORADUZ – PASSO VARDENYATS (SELIM) – TATEV – GORIS
Partenza per il villaggio di Noraduz per la visita del cimitero medioevale, disseminato di circa 800 cippi funerari, detti khachkar. Le origini dell'arte del khachkar ci portano al periodo precristiano, quando venivano scolpiti i “vishap” (drago), pietre monumentali di culto a forma di steli collocate vicino alle fonti d'acqua. Più tardi, i re del periodo Urartu eressero delle steli quadrangolari su piedistalli con iscrizioni e dediche che sono considerate gli archetipi dei khachkar. Quando i primi cristiani trasformarono i templi pagani in chiese, spesso vi erigevano croci, simbolo della loro nuova religione. In base alle testimonianze, il fondatore della Chiesa Armena Apostolica, Grigor Lussavorich, eresse croci in legno sul luogo del martirio delle Sante Hripsime e Gayane. La sostituzione della pietra al legno risale al VI secolo, quando cominciarono ad essere scolpite le “croci alate” il cui sviluppo posteriore portò allo sviluppo del khachkar, che raggiunse la sua piena espressione nel IX secolo. Proseguimento sino al passo di Selim (2441 m), con l’omonimo caravanserraglio costruito nel 1332 dal principe Cesare Orbelyan per alloggiare i mercanti di passaggio in questa remota regione; eretto con blocchi di basalto, è costituito da tre lunghe navate voltate a botte. Proseguiamo poi per la regione di Syunik. Qui, se le condizioni atmosferiche lo permettono, salita con la funivia più lunga del mondo “Tatever” per raggiungere il monastero fortificato di Tatev, arroccato su un promontorio roccioso ai margini del canyon di Vorotan e considerato il fulcro religioso dell'Armenia meridionale e della regione di Syunik. L'intero complesso è ubicato su un inespugnabile precipizio sopra le gole dei fiumi Tatev e Vorodan. Pareti di roccia piombano da 800 metri sulle rive del fiume, facendo sì che il luogo non possa essere espugnato da due lati. Dagli altri lati il monastero è circondato da torri e da spesse mura con strette feritoie. Nel cuore di questo monastero si trovava nel Medioevo una delle più importanti università del Paese, dove si insegnavano la scienza, la religione e la filosofia. Arrivo a Goris, discesa del canyon roccioso e sistemazione in hotel. Percorso totale: 290 km circa.
Pensione completa.8° Giorno
GORIS – KARAHUNJ – NORAVANK – KHOR VIRAP - YEREVAN
In mattinata si raggiunge l’antico “osservatorio astronomico di Karahunj” (5000 a.C.) nei pressi di Sisian. Karahunj (conosciuto anche coi nomi “Zoraz Karer” oppure “Zoraz Kar”) è un grande complesso dell'Età del bronzo e del ferro che contiene più di 220 steli monumentali e costruzioni megalitiche originali (tombe, tumuli). Con un decreto del parlamento il sito antico venne ufficialmente chiamato “Osservatorio di Karahunj” ma tra gli studiosi non esiste un parere unanime riguardo all'importanza e alla destinazione del sito. Tuttavia, nonostante le discussioni, gli scienziati sono unanimi nel considerare che le costruzioni del sito e le grandi pietre ovali fanno parte di quella serie di monumenti di pietra scoperti anche in Islanda, Irlanda, Scozia, in Bretagna a Carnac e a Stonehenge. Ciascuna di queste pietre di basalto è alta 2-3 metri, pesa circa 10 tonnellate e ha un foro situato all'altezza degli occhi di un uomo seduto o in piedi, testimonianza del loro utilizzo originario. Percorrendo un canyon lungo 8 chilometri, dalle pareti color rosso mattone, si giunge al magnifico complesso monastico di Noravank, situato in una spettacolare posizione sul margine della gola. Fulcro del monastero sono la chiesa a due piani di Santa Astvatsatsin (ossia la Santa Madre di Dio, in armeno) e la bella chiesa di San Karapet, anch’essa ornata da raffinate decorazioni a bassorilievo. Nel pomeriggio visita del monastero di Khor Virap, nei pressi del confine con la Turchia, dal quale si gode di una spettacolare vista sulla cima innevata del monte Ararat. L’antico edificio, uno dei più venerati luoghi sacri in Armenia, sorge sul luogo dove San Gregorio Illuminatore fu imprigionato per tredici anni, al termine dei quali – nel 301 – convinse il re Tiridate III a farsi battezzare e a proclamare il Cristianesimo religione di Stato, facendo così dell’Armenia la prima nazione cristiana della storia. Rientro a Yerevan e sistemazione in hotel. Percorso totale: 260 km circa.
Pensione completa.9° Giorno
YEREVAN – GARNI – GEGHARD – YEREVAN
Dopo la visita dell'Istituto e Museo Matenadaran (chiuso domenica e lunedì), ci dirigiamo a Garni, dove sorge uno spettacolare tempio pagano, fatto verosimilmente erigere nel I secolo d.C. dal re Tiridate I di Armenia, alleato di Nerone; caratterizzato da un giro di 24 colonne di ordine ionico, venne abbattuto da un sisma nel 1679, ma esattamente trecento anni più tardi fu possibile ricostruirlo integralmente e oggi è uno dei monumenti classici meglio preservati, oltre che il più orientale tempio ellenistico esistente. Sulla via del ritorno sosta al monastero di Geghard, un grandioso complesso architettonico entrato a far parte della lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco. Secondo la tradizione, il monastero venne fondato nel IV secolo da San Gregorio Illuminatore, nel luogo in cui si trova una sorgente all’interno di una grotta, che in tempi precedenti al Cristianesimo era ritenuta sacra. Per questa ragione il nome originale del monastero era quello di Ayrivank, che significa “il monastero della grotta”, mentre oggi è conosciuto col nome di Geghard, che significa “il monastero della lancia”, con riferimento alla lancia che ferì Cristo durante la crocifissione, che secondo la leggenda sarebbe stata portata in Armenia dall’apostolo Taddeo ed oggi conservata nel Museo di Echimiazin. Benché ci siano iscrizioni risalenti al 1160, la chiesa principale, chiamata Katoghike, venne costruita nel 1215 col patrocinio dei fratelli Zagare e Ivane, generali della regina Tamar di Georgia, che riconquistò gran parte dell’Armenia ai Turchi. Essa è costruita contro la montagna, con una pianta a croce greca iscritta in un quadrato e coperta da una cupola a base quadrata. Alcune delle chiese che fanno parte del complesso del monastero sono interamente scavate nella roccia, altre sono poco più che grotte e altre ancora sono elaborate strutture architettoniche con parti in muratura e parti scavate nella roccia e decorate con bellissimi bassorilievi. Durante la giornata assisteremo anche alla dimostrazione della preparazione del pane tipico, il lavash. Rientro a Yerevan. Percorso totale: 100 km circa.
Pensione completa.10° Giorno
YEREVAN - ITALIA
Nella notte trasferimento in aeroporto (20 km circa) e partenza con il volo di rientro in Italia. L'arrivo è previsto in mattinata.
PARTENZE GRUPPO
Quote individuali minimo 8 partecipanti con guide locali, con assistenza di accompagnatore dall’Italia o specialista con il minimo 10 partecipanti:
PARTENZE 2025
Dal 14 al 23 aprile (*) € 2670,00 € 480,00 Dal 5 al 14 Maggio (*) € 2670,00 € 480,00 Dal 6 al 15 agosto (*) € 2670,00 € 480,00 Dal 6 al 18 settembre (*) € 2670,00 € 480,00 Il possesso e l'avvenuto pagamento dell'assicurazione sono requisiti necessari per l'effettuazione del viaggio. All'atto della prenotazione dovrà pertanto essere aggiunto il costo del premio assicurativo medico/bagaglio e annullamento, che è inseparabile dal pacchetto di viaggio.
Un numero inferiore di partecipanti comporterà la revisione delle quote
(*) Date e quote soggette a riconferma, rivolgersi ai nostri uffici.
Quote valide fino al 31 Ottobre 2024
Cambio applicato: 1 USD = 0,92 EUR
La quota comprende
• I trasferimenti con vetture, minibus o bus a seconda del numero di partecipanti • Sistemazione negli alberghi indicati in apertura al tour • I pasti dettagliati nel programma • Visite ed escursioni come da programma • Ingressi durante le visite guidate • Assistenza di personale locale qualificato e di guide locali parlanti italiano • Assistenza di un accompagnatore dall’Italia a partire da 10 partecipanti, assistenza di guide locali per i gruppi a partire da 8 partecipanti
La quota non comprende
• I passaggi aerei internazionali, le tasse aeroportuali e di sicurezza e le tasse aeroportuali pagabili unicamente in loco • Eventuale introduzione di nuove tasse governative o aumenti delle stesse e aumenti del costo dei biglietti di ingresso ai vari siti di interesse turistico, parchi o riserve naturalistiche di cui non si è a conoscenza al momento della elaborazione delle quote • Bevande, mance e quant’altro non espressamente indicato
PARTENZE INDIVIDUALI
Partenze a date libere, su richiesta
Quote individuali con assistenza di guida locale parlante italiano:
Partecipanti
In camera doppia
Supplemento singola
Base 6 partecipanti
€ 2550,00
€ 480,00 Base 4 partecipanti
€ 2430,00
€ 480,00
Base 3 partecipanti
€ 2605,00
€ 480,00
Base 2 partecipanti
€ 2960,00
€ 480,00
Il possesso e l'avvenuto pagamento dell'assicurazione sono requisiti necessari per l'effettuazione del viaggio. All'atto della prenotazione dovrà pertanto essere aggiunto il costo del premio assicurativo medico/bagaglio e annullamento, che è inseparabile dal pacchetto di viaggio.
Quote valide fino al 31 Ottobre 2024
Cambio applicato: 1 USD = 0,92 EUR
LA QUOTA COMPRENDE
• I trasferimenti con vetture, minibus o bus a seconda del numero di partecipanti • Sistemazione negli alberghi indicati in apertura al tour • I pasti dettagliati nel programma • Visite ed escursioni come da programma • Ingressi durante le visite guidate • Assistenza di personale locale qualificato e di guide locali parlanti italiano
LA QUOTA NON COMPRENDE
• I passaggi aerei internazionali, le tasse aeroportuali e di sicurezza e le tasse aeroportuali pagabili unicamente in loco • Eventuale introduzione di nuove tasse governative o aumenti delle stesse e aumenti del costo dei biglietti di ingresso ai vari siti di interesse turistico, parchi o riserve naturalistiche di cui non si è a conoscenza al momento della elaborazione delle quote • Eventuali tasse locali per filmare o fotografare • Bevande, mance e quant’altro non espressamente indicato
nota bene• Se per motivi non imputabili alla sua volontà, l’accompagnatore o specialista non potesse condurre il viaggio – a titolo esemplificativo per motivi di malattia o altro legittimo ed improcrastinabile impedimento – provvederemo ad assegnare un altro accompagnatore con analoga specializzazione. Qualora non fosse disponibile, assegneremo uno dei nostri migliori accompagnatori professionisti.
• Lo specialista, quando previsto, al seguito dei gruppi è lo studioso, il ricercatore, il docente universitario che garantisce l'assistenza scientifica e un importante supporto culturale offrendo ai viaggiatori le chiavi per cogliere le forme di un paesaggio o decifrare siti e rovine archeologiche, per avvicinare e interpretare le peculiarità culturali, storiche e linguistiche di un Paese.