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DURATA

11 giorni

PARTENZA DI GRUPPO CON ACCOMPAGNATORE DALL'ITALIA: 
DAL 16 AL 26 AGOSTO 2025


 UN VIAGGIO PER...

A parte qualche tratta di trasferimento piuttosto lunga, qualche breve percorso a piedi e le sistemazioni in hotel buoni ma datati (pur avendo optato per i migliori esistenti), il viaggio non presenta difficoltà. Dal punto di vista panoramico ed etnografico, il paradiso per i fotografi e gli appassionati di etnie minoritarie.


I VOSTRI ALBERGHI

Islamabad: Hilview hotel 3*sup
Peshawar: Serena Swat Hotel 3* sup
Chitral: Hindukush Chitral 2*
Valle dello Swat: Serena Peshawar 5*
Rawalpindi: Pearl Continental Hotel 4*

La classificazione ufficiale degli hotel non sempre corrisponde ai nostri parametri. In alcune località le sistemazioni presentano un livello di servizi piuttosto scarso, soprattutto in relazione all’aspetto inerente alla manutenzione e all’igiene. L’acqua calda non sempre è disponibile, sono possibili interruzioni di corrente elettrica.


MEZZI DI TRASPORTO

Vetture fuoristrada nell'area di Chitral, minibus o bus a seconda del numero di partecipanti.


DA SAPERE

Necessari un buon paio di scarponcini, un certo spirito di adattamento alle realtà locali, un abbigliamento a strati e la possibilità di memorizzare migliaia di fotografie. Le visite dei musei sono state calcolate secondo i giorni di apertura, tuttavia può succedere che siano chiusi per svariate ragioni. Alcuni pranzi, nel corso di escursioni o trasferimenti o in mancanza di adeguate strutture di ristorazione, sono previsti al sacco. Nonostante la grande varietà di paesaggi e popoli che si attraversano e si incontrano, il viaggio può risultare stancante, alcune giornate richiedono molte ore di viaggio. Le distanze e i tempi di percorrenza segnalati nel programma debbono considerarsi indicativi, la loro variabilità dipende infatti da diversi fattori, quali la meteorologia, le condizioni delle strade che possono presentare tratti disagevoli a causa di buche o di eventuali lavori di manutenzione. Prima di affrontare un viaggio in altitudine o in regioni isolate o prive di infrastrutture adeguate è comunque sempre consigliata un'accurata visita medica di controllo che attesti buone condizioni di salute. La sequenza delle visite indicata nel programma può subire variazioni dovute a motivi di ordine organizzativo, meteorologico o ambientale, sempre con l'obiettivo di salvaguardare l’interesse generale del viaggio.


QUANDO PARTIRE...

Il viaggio viene effettuato in occasione della festa di mezza estate dei Kalash (Uchal), tuttavia è un viaggio molto bello che si può effettuare anche al di fuori delle feste da maggio a ottobre.


IN QUESTO VIAGGIO IL PATRIMONIO UNESCO

- Taxila
- Takht-i Bahi


 

 

 

Questo viaggio prevede le seguenti partenze di gruppo

  • Sabato, 16 Agosto 2025
  • Venerdì, 09 Maggio 2025
  • PAKISTAN - LE ALTE VALLI DEI KAFIRI KALASH PER LA FESTA DI UCHAL

    Partenza in concomitanza del Festival di Uchal 16 Agosto - 11 giorni

    •  

      Un ritorno nelle alte valli del Pakistan, nell’angolo nord-occidentale del Paese, che si sta riaprendo da alcuni anni al turismo. Partendo da Islamabad ci addentriamo verso la regione dei Kalash, ultimi rappresentanti di una popolazione antica, di carnagione chiara e capelli biondi, per il festival di mezza estate, uno dei tre festival celebrati annualmente. I Kalash, detti anche Kafiri, sono un popolo di origine e di lingua indoeuropea rimasto isolato per secoli nella zona dell’Hindukush, a cavallo fra l’Afghanistan ed il Pakistan e che sul finire dell’Ottocento era ancora costituito da circa 100.000 individui. Circondati e protetti dall’isolamento creato dalle alte cime della zona - solo nel distretto di Chitral si contano una settantina di vette oltre i 6.000 metri, dominate dai 7.690 metri del Tirich Mir - i Kafiri (da kafir, infedeli, perché pagani) non furono raggiunti dal cristianesimo e resistettero all’islam sino al 1895, quando quelli localizzati in territorio afghano vennero sottomessi dall’emiro Abdur Rahman Khan e convertiti forzatamente all’islam. I Kalash pakistani invece, localizzati in testa alle alte valli che allora facevano parte dell’India britannica e che erano collegate a Chitral solo attraverso interminabili e scoscesi sentieri, poterono sfuggire a questa colonizzazione e sopravvivere sino ai nostri giorni mantenendo i loro usi, costumi e tradizioni, la loro cultura e la loro religione pagana, primitiva e politeista. Molti asseriscono che siano gli eredi di alcuni macedoni dell’esercito di Alessandro Magno, partito intorno al 334 a.C. dalla sua Macedonia, inseguendo il sogno del favoloso Oriente. Gli stessi esponenti di questa isoletta “infedele”, circondata da un mare islamico, sostengono di provenire dalla fusione tra i greco-macedoni, che si sarebbero spinti fino al Kafiristan nel IV secolo a.C. Ma, come è stato fatto notare da alcuni studiosi, data l’assoluta assenza di comuni tratti linguistici e culturali, non è facile accettare l’ipotesi della origine greca dei Kalash. Molto più convincente invece, e non meno suggestiva, è l’ipotesi che si tratti di un esemplare superstite della popolazione autoctona, gli Arii. Quegli stessi Arii, o Ariani, portatori della religione vedica, che migrando millenni or sono dai monti dell’Asia Centrale scesero nelle pianure del sub-continente indiano, e mescolandosi con i preesistenti popoli dravidici, diedero origine alle attuali popolazioni dell’India. Piccoli e scuri i Dravidi; alti, forti e di pelle chiara gli Arii. Sono i due estremi etnici ancora evidenti oggi in India confrontando i Tamil del sud con i Punjabi del nord.

       

      Giorno per giorno

       

      1° GIORNO
      ITALIA – ISLAMABAD
      Partenza per Islamabad, via Istanbul, con arrivo nella notte.

       

      2° GIORNO
      ISLAMABAD – TAXILA – SWAT
      (270 km: 5 ore e mezza circa di trasferimento nella giornata)
      Arrivo a Islamabad e trasferimento in hotel. Tempo per un po’ di riposo e, dopo la prima colazione, partenza per Taxila (1h circa), Patrimonio dell’Umanità Unesco, per secoli centro politico e culturale di vari regni dell’India del Nord. La città fu fondata all’incrocio delle tre principali vie commerciali: della Battriana verso l’Asia Centrale, del Kashmir verso l’India e del Passo Khunjerab verso la Cina. Nel VI secolo a.C. fu annessa all’Impero Persiano da Dario, poi a quello Macedone di Alessandro Magno, nel 326, prima di essere conquistata da Chandragupta Maurya, il cui figlio Ashoka la trasformò in un importante centro buddhista fino a portarla ad essere una delle maggiori università del buddhismo. Gli scavi archeologici hanno portato alla luce tre città distinte, più una serie sparsa di stupa, templi e monasteri. Visitiamo il Museo, dove sono esposti i resti rinvenuti negli scavi: sculture Ghandara, rilievi di stucco, immagini di terracotta, sigilli, oggetti in vetro, gioielli, ceramiche, utensili d’argento, scrigni, manoscritti e una vasta collezione di monete. Nei pressi del museo c’è un’altura con le rovine della città più antica, Bhir Mound, risalente al VI secolo a.C. Una strada alle spalle del museo porta, in 3 chilometri, al grande stupa di Dharmarajika, chiamato anche Chir (spaccatura) Tope, per via dei cercatori di tesori che nei secoli passati hanno diviso la cupola in due parti. Si vedranno anche i resti della città Battriana. Al termine delle visite proseguimento per la valle di Swat: ricca di frutteti, pendii fioriti, fiumi serpeggianti, torrenti scroscianti e circondata dalle imponenti catene dell'Hindu Kush e del Karakoram. La valle si trova a 1200 metri sul livello del mare e Saidu Sharif e Mingora sono le città che formano la capitale gemella di questa zona. Durante il viaggio verso Swat attraverseremo il Passo di Malakand, luogo di feroci battaglie tra i Pashtun locali e l'esercito britannico nel 1897, descritte in modo roboante da Sir Winston Churchill (che era pagato a parola) per i giornali inglesi. Una vicina torre di segnalazione è stata ribattezzata come picchetto di Churchill, anche se non vi ha mai stazionato. Scendiamo dal passo e ci fermiamo allo Shingardar Stupa, costruito dal re Uttarasena nel punto in cui l'elefante bianco che trasportava la parte di reliquie del Buddha del re cadde improvvisamente e, morendo, si trasformò in una roccia. Si prosegue poi per Mingora prima di arrivare a Saidu Sharif per il check-in all'hotel  per il pernottamento.
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      3° GIORNO
      SWAT
      Situato sulla parte superiore del fiume Swat, la citta' è stata un importante centro del pensiero buddista delle origini, come parte del regno di Gandhara, e oggi è disseminata di rovine di quell'epoca. Swat ospitava le ultime sacche isolate del buddismo gandhiano, che durò fino all'XI secolo, ben dopo che la maggior parte dell'area si era convertita all'Islam.Al mattino la visita dell'area comprende il Museo dello Swat, istituito nel 1959 dal Wali-e-Swat.  Il suo allestimento è stato ridisegnato all'inizio degli anni '90 dai giapponesi ed è uno degli esempi più belli del Paese. Oltre all'arte buddista, il museo ospita anche una collezione etnologica e alcuni resti protostorici. Dal museo si possono visitare i famosi siti archeologici di Butkara I e Saidu Stupa. A 4 km di distanza si raggiungono i Buddha rupestri di Ghaligai, affacciati sul fiume Swat. Nel pomeriggio, si visiterà Mingora Bazar per i suoi tessuti ricamati e i lavori in legno. Si prosegue poi per Murghzar, dove si potrà ammirare l'antico palazzo bianco costruito in marmo e ornato di sculture. Rientro in hotel e pernottamento.
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      4° GIORNO
      SWAT– CHITRAL
      (240km circa, 6h)
      Dopo la prima colazione faremo un giro spettacolare, passando per Chakdara - dove il giovane Winston Churchill entrò in azione nel 1890 - prima di proseguire attraverso il tunnel di Lowari, costruito di recente, e raggiungere l'antico regno di Chitral. Chitral è il distretto più grande della provincia di Khyber Pakhtunkhwa, con una superficie di 14.850 km². È il distretto più settentrionale del Paese. L'area condivide gran parte della sua storia e della sua cultura con i vicini territori dell'Hindu Kush del Gilgit-Baltistan, una regione talvolta chiamata "Peristan" a causa della comune credenza nelle fate che si credeva abitassero le alte montagne. Qui passeremo per Ayun, situata all'imbocco della valle del Kalash. I Kalash, che sono circa 3.000, sono il gruppo più piccolo tra le minoranze religiose del Pakistan, e a  differenza delle altre minoranze vivono esclusivamente nelle tre valli di Birir, Bumburet e Rumbur, situate nell'Hindu Kush tra il confine afghano e la valle del Chitral.
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      5° GIORNO
      CHITRAL
      Questa mattina, a bordo di jeep 4x4, visiteremo l'antico forte estivo noto come Birmoghlast. Arroccato a 2.750 m, il forte si trova in alto sopra la valle e, sebbene in condizioni fatiscenti, il panorama merita una visita. Si ha anche la possibilità di avvistare la capra selvatica Markhor, le cui spettacolari corna attirano i cacciatori di animali selvatici di tutto il mondo. Il forte fu costruito nel 1910 dagli allora governanti dello Stato di Chitral. Dopo questa visita, nel pomeriggio si procederà a vedere lo storico Forte di Chitral, che si ritiene sia stato costruito nel 1774 e sia stato il luogo dell'assedio di oltre 400 soldati dell'esercito britannico da parte delle tribù locali nel 1895. Visiteremo anche la Moschea Reale e faremo una passeggiata nel vecchio bazar dove si rimane affascinati dalla diversità etnica della regione che ricorda i tempi d'oro della Via della Seta. Rientro e pernottamento in hotel.
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      6° GIORNO
      CHITRAL – BUMBURET (VALLE DEI KALASH)
       (75km circa)
      La giornata di oggi sarà decisamente indimenticabile, alla scoperta della tribù dei Kafiri Kalash che è considerata infedele dai musulmani perché politeisti di antichi dèi, nota al mondo esterno per il loro atteggiamento gioioso verso la vita. L’Uchal Festival viene celebrato ogni anno al momento del raccolto di frumento e orzo per ringraziare la madre natura per la sua prosperità. Specialmente in occasione dell’evento vengono preparati dei piatti tradizionali particolari come formaggi, burro e pane di mais. Ogni cerimonia è accompagnata da danze popolari e canti ritmici al suono dei tamburi e flauti. Le donne cominciano le danze in circolo, poi intervengono anche gli uomini. La partecipazione ai balli locali è molto gradita e viene interpretata come un segno di amicizia. Al giorno d’oggi gli uomini della tribù indossano il classico abito pakistano (Shalwar Kameez), mentre le donne si vestono ancora con l’abito tradizionale nero con una cintura rossa stretta in vita. Le donne inoltre fanno uso di decorazioni come gli sgargianti copricapi di lana decorati con conchiglie, bottoni e campanelle, mentre intorno al collo sfoggiano voluminose collane fatte di perline colorate. Gli anziani invece indossano abiti molto vivaci e raccontano leggende e storie del passato. Una caratteristica stupefacente, comune a molti Kalash, sono gli occhi chiari e i capelli biondi o castani, il che avrebbe alimentato la credenza secondo cui sarebbero discendenti da alcuni soldati di Alessandro Magno stanziatisi nella zona. Vedremo il museo dei Kalash a Bumburet e seguiremo i festeggiamenti. Pernottamento in una guest house basica nella valle o ritorno a Chitral per il pernottamento all'Hindu Kush Heights Hotel.
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      Nota bene: L’ordine delle visite è da considerarsi indicativo poiché cercheremo del nostro meglio per farvi essere sempre nel “clou” dei festeggiamenti, che non hanno un programma preciso comunicato in anticipo.

      7° GIORNO
      KALASH FESTIVAL - CHitraL
      (75km circa)
      Dopo la colazione continuamo a goderci le festivita', prima di riprendere la strada per Chitral dove alloggeremo per la notte.
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      8° GIORNO
      CHITRAL - TAKHT I BAHL - PESHAWAR
      (340km complessivi)
      Questa mattina ci dirigiamo verso Peshawar, ripercorrendo il nostro itinerario attraverso il tunnel di Lowari fino ai pressi di Chakdara, da dove ci immetteremo sull'autostrada per Peshawar, la vivace città di frontiera che ha acquisito importanza come tappa principale per gli indovini, i cacciatori di taglie e i commercianti che si recavano da e verso l'Afghanistan e l'Asia centrale nel subcontinente. Lungo il percorso si visita il monastero buddista di Takht-e-Bahi, classificato come patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 1980. Le rovine  sono un complesso monastico fondato all'inizio del I secolo d.C. in puro stile gandhara (I - VII secolo d.C.), e posto in posizione spettacolare su una collina rocciosa. All’ingresso, colonne dai capitelli corinzi introducono alla grande corte degli stupa, che contenevano statue di Buddha di grandi dimensioni, mentre le pareti erano percorse da fregi che ne raffiguravano la vita. Alcuni gradini portano alla corte principale di forma quadrangolare con le celle dei monaci disposte su tre lati; una rampa sale alla corte del grande stupa, di cui resta solo il basamento. Intorno si aprono delle cappelle mentre sul lato ovest si apre la sala delle assemblee. Arriviamo in tarda serata per il pernottamento all'hotel Peshawar Serena, recentemente rinnovato.
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      9° GIORNO
      PESHAWAR
      Dopo una piacevole colazione, inizieremo la nostra visita al Museo di Peshawar, concepito originariamente nel 1901 come sala Durbar per celebrare e commemorare la defunta regina Vittoria e aperto come museo nel novembre 1907. Le sue esposizioni presentano aspetti dell'arte buddista. Il museo possiede anche una sezione etnologica, una collezione di monete e una galleria islamica recentemente aggiunta. La collezione etnologica comprende, oltre ad altri oggetti da esposizione, effigi in legno dell'antica cultura Kalash di Chitral. La favolosa collezione di monete d'oro, d'argento e di rame dal periodo arcaico fino all'epoca britannica completa il profilo cronologico della regione indicando la sua vasta storia. Si prosegue poi verso la parte vecchia della città per una visita alla leggendaria "strada dei cantastorie" di Peshawar, il bazar Qissa Khwani, noto come la Piccadilly dell'Asia centrale. Pausa pranzo al "NamakMandi" o Mercato del Sale. L'area è nota per il miglior cibo tradizionale pashtoon, per lo più a base di montone cotto nel sale in modo unico, e per altri piatti della cucina locale di Peshawari, tra cui il famoso "chapli kebab", un kebab macinato in stile pashtun, solitamente a base di carne macinata di manzo, montone o pollo con varie spezie, che viene fritto a forma di polpetta mentre si sorseggia la bevanda tradizionale "kahwa", un tè al gelsomino zuccherato con cardamomo verde. Proseguimento della visita della città, tra cui il bazar delle ceramiche, il bazar degli uccelli e il bazar dei bambini.
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      10° GIORNO
      PESHAWAR - ISLAMABAD - RAWALPINDI
      (170km, 2h30 circa)
      Questa mattina prendiamo l'autostrada e proseguiamo verso sud fino a Islamabad, capitale del Pakistan e amministrata a livello federale come parte dell'Islamabad Capital Territory. Costruita come città pianificata negli anni '60 per sostituire Karachi come capitale del Pakistan, Islamabad è nota per gli elevati standard di vita, la sicurezza e l'abbondanza di verde. Islamabad si trova nell'altopiano di Pothohar, nella parte nord-orientale del Paese, tra il distretto di Rawalpindi e il Parco nazionale delle colline di Margalla a nord. La regione è stata storicamente parte del crocevia tra Punjab e Khyber Pakhtunkhwa, con il Margalla Pass che funge da porta d'accesso tra le due regioni. Islamabad è considerata una delle più belle capitali del mondo. Visiteremo la moschea di Faisal, Daman e Koh, e il monumento di Islamabad. Proseguiamo per il pernottamento all'adiacente città vecchia di Rawalpindi, situata in prossimita' dell'aeroporto.
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      11° GIORNO
      ISLAMABAD – ITALIA
      Di primissima mattina trasferimento in aeroporto e partenza con il volo di rientro in Italia, via Istanbul. Arrivo in Italia nel pomeriggio.

       


      PARTENZE GRUPPO

      Quote individuali con assistenza di accompagnatore dall’Italia minimo 10 partecipanti:

       PARTENZE 2025

      In doppia

      Supplemento 
      singola

       Dal 16 al 26 Agosto

      € 3.330,00

      € 690,00

      Il possesso e l'avvenuto pagamento dell'assicurazione sono requisiti necessari per l'effettuazione del viaggio. All'atto della prenotazione dovrà pertanto essere aggiunto il costo del premio assicurativo medico/bagaglio e annullamento, che è inseparabile dal pacchetto di viaggio.

      Un numero inferiore di partecipanti comporterà la revisione delle quote

      Cambio applicato: 1 USD = 0,92 EUR

      Quote valide per agosto 2025

       

      La quota comprende

      • I trasferimenti in fuoristrada nell'area di Chitral, e minibus o bus a seconda del numero di partecipanti • Sistemazione in hotel indicati in apertura al tour • I pasti dettagliati nel programma • Visite ed escursioni come da programma • Ingressi durante le visite guidate • Assistenza di personale locale qualificato e di guide locali parlanti inglese • Assistenza di un accompagnatore dall’Italia per i gruppi a partire da 10 partecipanti 

      La quota non comprende

      Voli Internationali e tasse aeroportualli • Visto di ingresso in Pakistan • Eventuale introduzione di nuove tasse governative o aumenti delle stesse e aumenti del costo dei biglietti di ingresso ai vari siti di interesse turistico, parchi o riserve naturalistiche di cui non si è a conoscenza al momento della elaborazione delle quote •  Eventuali tasse locali per filmare o fotografare • Bevande, mance e quant’altro non espressamente indicato.

        

    RESPONSABILITà



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