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VIAGGIARE IN MONGOLIA

IL TERRITORIO DELLA MONGOLIA, TRE VOLTE QUELLO DELLA FRANCIA, È VASTO E INCONTAMINATO, BASSA LA DENSITÀ DI POPOLAZIONE. LE COSTRUZIONI IN CEMENTO, AL DI LÀ DELLA CAPITALE E DI POCHE ALTRE CITTÀ, SONO ANCORA MOLTO LIMITATE. RARI ANCHE I VILLAGGI, COSTITUITI DA PICCOLI AGGLOMERATI DI CASE IN LEGNO E LAMIERA SENZA UN PIANO URBANISTICO DEFINITO. POPOLO DELLA STEPPA PER ECCELLENZA, I MONGOLI VIVONO ANCOR OGGI IN PICCOLE COMUNITÀ FAMILIARI COSTITUITE DA UNA O DUE “GER”, LE TIPICHE TENDE IN FELTRO CHE RISALGONO ALLA NOTTE DEI TEMPI, SPOSTANDOSI CONTINUAMENTE AL SEGUITO DELLE LORO MANDRIE. IL VIAGGIATORE CHE SI APPRESTA A VISITARE LA MONGOLIA APPRODA IN UN MONDO LONTANO DALLA NOSTRA CULTURA E DAL NOSTRO STILE DI VITA, UN MONDO STRETTAMENTE ANCORATO ALLA NATURA, ALLE VASTE SOLITUDINI, AI GRANDI SPAZI E ORIZZONTI, DOVE I VALORI TRADIZIONALI SONO ANCOR OGGI PER LO PIÙ QUELLI ANCESTRALI DEL NOMADE, DOVE IL RITMO DEL VIVERE È ESTRANEO A QUEL CONCETTO DI TEMPO E DI SPAZIO CHE CARATTERIZZA E CONDIZIONA LA NOSTRA CIVILTÀ OCCIDENTALE.

STRADE E TRASPORTI 
La Mongolia è un Paese ancora privo di infrastrutture. Non esiste una rete stradale e, ad eccezione di pochi tratti, come ad esempio la strada che collega la capitale a Kharkhorin, le vie di comunicazione non sono altro che piste o semplici tracce scavate dal passaggio dei mezzi. Essendo i Mongoli un popolo nomade, per sua natura in continuo movimento, anche le piste sono tracciati spesso incerti. I cavalli rimangono tuttora il principale mezzo di trasporto, insieme allo yak e al cammello nelle distese sabbiose del Gobi. I mezzi a motore sono ancora relativamente poco diffusi e rappresentati da autobus pubblici, motociclette, qualche jeep o fuoristrada di fabbricazione russa o coreana. 

ALBERGHI E CAMPI ATTREZZATI 
L’offerta migliore dal punto di vista alberghiero si trova ad Ulaanbaatar e in tempi recentissimi è stato costruito un albergo moderno a Kharkhorin. L’unica alternativa possibile offerta al viaggiatore è rappresentata da accampamenti organizzati e attrezzati a scopo di accoglienza turistica. La sistemazione, ad eccezione di alcuni campi tendati più organizzati e di livello superiore segnalati nella scheda che precede la descrizione del viaggio, è nello stile del campeggio e garantisce un comfort essenziale: ma ciò che ripaga ampiamente è il contesto naturale circostante. Gestiti da famiglie, con apertura stagionale estiva, i campi sono formati da tende nello stile tradizionale mongolo, dette “ger”, con pavimento in legno rivestito da tappeti, letti di dimensioni modeste, seggiole e stufetta centrale che viene accesa alcune ore la sera. I servizi igienici e le docce si trovano in un edificio separato; riscaldata da un generatore, l’acqua calda è disponibile per alcune ore nella giornata e la sua fornitura costringe talvolta ad attese. Una grande tenda, generalmente in posizione centrale, funge da bar-ristorante; la cucina è casalinga, semplice e genuina. 

GUIDE LOCALI E AUTISTI 
In Mongolia il turismo è una realtà relativamente nuova e il ruolo di guida turistica è svolto perlopiù da studenti o insegnanti con una conoscenza delle lingue straniere, e fungono più che altro da interpreti. Anche se volenteroso, disponibile e gentile, il personale addetto ai servizi turistici e alberghieri, proveniente da una cultura che nulla ha in comune e nulla o poco conosce del pensiero e dell’economia occidentale, vive il proprio lavoro in un’ottica di tempo e di efficienza non riconducibile ai nostri parametri. Il livello di competenza e professionalità delle guide è inferiore, se paragonato a quello che si incontra negli altri Paesi asiatici, dove il turismo è maggiormente sviluppato. Gli autisti sono esperti nella guida su piste spesso accidentate, disagevoli, prive di indicazioni e abili ad intervenire in caso di problemi meccanici. 

LA SALUTE IN VIAGGIO
La Mongolia non presenta per il viaggiatore grossi rischi dal punto di vista sanitario. Il clima continentale, secco e in prevalenza freddo, e la bassa densità di popolazione costituiscono infatti una barriera per le malattie infettive che affliggono invece i Paesi a carattere tropicale. Al di fuori della capitale non esistono stutture sanitarie adeguate, si consiglia perciò di far precedere il viaggio da un’accurata visita medica che attesti buone condizioni generali di salute.

Aggiornamento 2018

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