16/05/2016 - Colombia. Il colore nel cuore delle Americhe

Chi non ha mai letto il celebre capolavoro "Cent'anni di solitudine" che valse il premio Nobel allo scrittore colombiano Gabriel García Márquez? Ecco, la Colombia mi fa pensare immediatamente a quel meraviglioso racconto così fantasioso e ricco d'atmosfera, a Macondo, l'immaginario paese immerso nella foresta dove una miriade di personaggi sospesi nel "realismo magico" della narrazione, nascono, vivono, muoiono tumultuosamente.

Il motivo principale dei miei viaggi in Colombia, all'epoca mi chiamavano “El romántico viajero”, nasceva dall’incontro con una dolce fanciulla colombiana. Quell'incontro mi aveva portato a conoscere quella terra. A quel tempo, reduce dai miei numerosi viaggi nell'Alto Orinoco, ero spesso a Caracas e di qui raggiungevo facilmente la Colombia. Era attivo un servizio di taxi collettivo. Simpatici autisti attendevano, in un luogo chiamato Nuevo Circo, che le loro enormi automobili americane, che parevano quasi motoscafi, si riempissero di viaggiatori e da lì partivano per tutte le città del Venezuela e infine per Cucuta, città di frontiera tra Venezuela e Colombia. Era un lunghissimo viaggio, movimentato da curiosi incontri e arricchito dalla pittoresca confusione delle numerose soste lungo il tragitto. È così che iniziai a conoscere la Colombia, un Paese bellissimo.